La città di Norcia ( 604 m. di altitudine), posta al margine dell’ampia e fertile conca di Santa Scolastica (gemella di S. Benedetto) , conserva tracce di frequentazione umana fin da epoca preistorica; l’antica Nursia, abitata in età preromana da genti sabine, fu una città ricca, capace di sfruttare la sua favorevole posizione per il controllo dei percorsi commerciali tra area umbra, picena e sabina e stretti rapporti commerciali anche con Etruria ed alto Lazio.
Del villaggio sabino di IX – VII sec. A.C. sono documentate capanne con alzato e copertura deperibile rinvenute poco fuori l’attuale Porta Romana. Conquistata dai romani nel 290 a.C. divenne municipio agli inizi del I sec. a.C. Tra gli insigni nursini dell’epoca fonti storiche ed epigrafiche menzionano Quinto Sertorio, Lucio Plozio, Vespasia Polla, madre dell’imperatore Vespasiano.
Si fa generalmente risalire al XIII secolo il sorgere e l’espandersi del libero Comune, la cui formazione e rafforzamento si collocano intorno al 1250, quando il Ducato di Spoleto tramontato ufficialmente alla fine del XII secolo, passò definitivamente allo Stato Pontificio. La città, affrancatesi dunque dall’assoggettamento a Spoleto, per tutto il corso del XIII secolo si dette a conquistare il territorio circostante compreso tra i fiumi Nera, Corno e la Salaria ed estendendo la sua giurisdizione su rocche, ville e castelli così da assicurarsi il consolidamento della propria supremazia controllando traffici e commercio.
Si trova nella parte più montuosa e pittoresca dell’Umbria, nel mezzo di un anfiteatro naturale di monti di ineguagliabile bellezza, oggi nell’area del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Si presenta al visitatore tutta raccolta nella cerchia delle mura medievali, dalla caratteristica forma a cuore, perfettamente conservate.
Norcia è conosciuta soprattutto come la città natale di San Benedetto (480) Patrono Principale d’Europa.
La Basilica di San Benedetto con la cripta e i resti della casa natale dei Santi Gemelli ( I sec. d.C.) il “Portico delle misure” (1500), il Palazzo Comunale (XIV – XV sec.) , la “Castellina” edificata da Jacopo Barozzi detto il Vignola nel 1554, la Concattedrale di Santa Maria Argentea costituiscono il cuore della città; altri gioielli storico-artistici sono sparsi per la città ed insieme al cospicuo patrimonio archivistico e ai reperti archeologici delle necropoli della piana di Santa Scolastica conservati presso il Museo Civico Diocesano della Castellina e nel Criptoportico Romano di Porta Ascolana raccontano di un passato glorioso e rigoglioso.
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